Il nuovo sondaggio politico condotto dall’Ipsos di Nando Pagnoncelli ha registrato una svolta inaspettata sull’indice di gradimento tra i leader dei partiti. La popolarità di Giorgia Meloni ha infatti superato quella di Matteo Salvini. Nella rilevazione, inoltre, è proprio la Lega a perdere consensi, mentre Fratelli d’Italia registra un costante aumento di preferenze.
Lo stesso Nando Pagnoncelli ha commentato i dati sul Corriere della Sera: “Sorprendente il vistoso calo di consenso di quattro big, con ogni evidenza per motivazioni diverse”.
Matteo Salvini non avrebbe lo stesso gradimento perché impegnato “con la polemica sul Mes e, più in generale, con la ricerca di nuovi temi e proposte, dato che la questione migranti a distanza di un anno è passata dal 45% al 28% nelle priorità degli italiani”, ha spiegato l’ad di Ipsos.
Il calo di consensi di Giuseppe Conte “sembra attribuibile al suo recente maggiore protagonismo che potrebbe avere attenuato la sua immagine istituzionale super partes, alienandogli una quota delle simpatie di cui godeva”, ha sottolineato.
Luigi Di Maio “deve far fronte alle divisioni interne, alla dialettica non sempre serena con il premier e all’imprevisto esito della consultazione degli iscritti sui prossimi appuntamenti elettorali”.
Matteo Renzi invece “è stato investito dalle polemiche sul finanziamento della Fondazione Open che sostiene le sue iniziative politiche”, e per questo avrebbe perso consensi secondo l’amministratore delegato del prestigioso istituto.
Il pesante clima politico dell’ultimo mese, con spaccature anche all’interno della maggioranza, sarebbe responsabile di grandi cambiamenti tra le opinioni intercettata da Ipsos, secondo quanto ha spiegato Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera. E del sorpasso di Giorgia Meloni sugli altri segretari di partito.
I nuovi sondaggi politici vedono un unico dato stabile, ovvero il giudizio degli italiani sul governo. Il lavoro dell’esecutivo è approvato dal 37% degli intervistati (+1% rispetto alla scorsa intervista) e non è approvato dal 52% (+2%). L’11% del campione ha deciso di non esprimersi in materia (-3%).
L’indice di gradimento si attesta dunque a 42, lo stesso livello dello scorso mese. Rispetto a ottobre il sondaggio di Ipsos ha visto invece un calo nell’opinione sui maggiori esponenti politici italiani.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte rimane al primo posto tra i leader, apprezzato dal 43% degli italiani, ma con una perdita di 6 punti nell’indice di gradimento, che si ferma a 47.
Matteo Salvini retrocede in terza posizione, perdendo 8 punti, passando da 45 a 37 e permettendo l’ascesa di Giorgia Meloni, che si attesta a 40 (-1 rispetto al precedente sondaggio). La presidente di Fratelli d’Italia è dunque la leader di un partito più apprezzata secondo Ipsos.
A seguire, nella classifica dell’indice di gradimento dei personaggi politici, troviamo tre ministri del governo Conte Bis, ovvero Dario Franceschini (Pd), con indice 27, Teresa Bellanova (Italia Viva) e Roberto Speranza (LeU), parimerito con indice di gradimento 23.
Rimane stabile il segretario del Pd Nicola Zingaretti a 20, seguito dal capo politico del M5s Luigi Di Maio con 18 (in calo di ben 6 punti). Fanalini di coda tra i big, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi con 17 (-1) e il fondatore di Italia Viva Matteo Renzi con 10 (-6).
Discorso diverso per le intenzioni di voto, che vede ancora la Lega in testa con il 31,9% delle preferenze, in calo del 2,4%. Il Pd aumenta invece di quasi un punto percentuale, con il 18,1%, avvicinandosi al risultato delle elezioni europee nonostante la fuoriuscita di Matteo Renzi.
Il Movimento 5 Stelle si ferma al terzo posto, con il 16,6% (-1,3%), seguito da Fratelli d’Italia, che per la prima volta raggiunge la doppia cifra con lo 10,6% delle intenzioni di voto tra gli intervistati da Ipsos e un aumento del 0,8%.
Forza Italia rimane stabile al 6,2%, mentre Italia Viva perde lo 0,9% dei consensi, attestandosi al 5,3%.
Se si andasse a votare oggi, secondo Ipsos, Europa Verde e Azione di Carlo Calenda riceverebbero il 2,3% dei consensi, Sinistra Italiana il 2%, +Europa l’1,2%. Tutte le altre liste minori riceverebbero, insieme, il 3,5% dei voti.
Il dato più allarmante, sottolinea Nando Pagnoncelli, è però quello dell’astensionismo. Il 40,5% degli intervistati ha dichiarato a Ipsos che non voterebbe in caso di elezioni oggi. Si tratta del dato più elevato registrato da giugno, indicatore, secondo il sondaggista, di “non solo di disaffezione ma soprattutto di disorientamento e di disillusione“.